Le tecniche di
disostruzione pediatrica sono infatti costituite da semplici manovre,
facilmente apprendibili e utilizzabili da chiunque. Se eseguite correttamente,
sono in grado di risolvere situazioni di ostruzione delle vie aeree nel 98% dei
casi. Per questa ragione crediamo sia così importante sensibilizzare genitori,
operatori, professionisti e più in generale tutti coloro che hanno a che fare
con i bambini, specialmente quelli più piccoli, nella vita di ogni giorno. Basta
davvero poco per scongiurare i rischi: la prevenzione, ma anche il saper
affrontare una situazione critica, passa da una corretta informazione e
soprattutto dalla consapevolezza sul come agire.
In età pediatrica, può capitare che il bambino ingerisca
corpi estranei in grado di ostruire le vie aeree in maniera parziale oppure
totale. È importante dunque prestare attenzione verso alcuni comportamenti ed
essere preparati ad intervenire in modo appropriato con delle manovre di
disostruzione, non appena riconosciuti alcuni segnali.
Ma come si fa a
riconoscere un caso di ostruzione delle vie aeree e come intervenire?
Nel soggetto in età pediatrica, l’ostruzione delle vie aeree
si riconosce nel momento in cui il bambino smette di piangere, smette di
tossire, smette di respirare. Questo è il caso in cui l’ostruzione delle vie
aeree è totale. Ci sono anche i casi di ostruzione parziale in cui il soggetto
inizia o continua a tossire. In questo caso, è importante sapere che la tosse è
un meccanismo di difesa quindi è fondamentale facilitarla, perché in grado di
espellere naturalmente il corpo estraneo. Nel caso in cui, invece, il soggetto
smette di tossire o di piangere, è necessario chiedere immediatamente aiuto ed
iniziare prontamente le manovre di disostruzione.
Come fare per capire bene la necessità di intervenire e come
intervenire
Nel momento in cui il bambino smette di tossire e non emette
suoni, è fondamentale chiedere immediatamente aiuto chiamando il 112, il numero
unico per l’emergenza sanitaria, prendere immediatamente il soggetto, che sia
lattante o bambino, e iniziare ad eseguire le pacche interscapolari piuttosto
che la manovra di Heimlich.
Come comportarsi se la disostruzione non è efficace
In questo caso, è importante sollecitare l’intervento
dell’emergenza sanitaria e iniziare subito le manovre di rianimazione
cardiopolmonare, che richiedono opportuna formazione.
Quanto è importante essere formati realmente tramite un
apposito corso per essere in grado di intervenire adeguatamente?
Croce Rossa Italiana, ormai da molto tempo, è impegnata
nella cultura della diffusione delle manovre salvavita e in ogni territorialità
è possibile partecipare ad eventi informativi e a veri e propri corsi di
formazione. Si cerca di fare questo per diffondere le indicazioni delle giuste
manovre per fare la differenza.
Cose non fare assolutamente
Una grande raccomandazione è quella di non cercare di
rimuovere il corpo estraneo infilando le dita in bocca. Questo si può fare solo
quando il corpo è affiorante ovvero quasi esterno. Altra cosa importante
riguarda la tosse, meccanismo fisiologico di difesa durante il quale non vanno
date le pacche dietro la schiena bensì incoraggiare a tossire. Altra cosa da
tenere a mente, in caso di ostruzione parziale in cui c’è la tosse, non dare
l’acqua, poiché si rischia di fare peggio. Ricordare sempre che se il bambino
piange, riesce a parlare o a tossire, non è necessario fare nulla bensì
aiutarlo a tossire perché l’aria sta passando. Si può eventualmente chiamare
comunque il 112, perché l’ostruzione potrebbe diventare una ostruzione totale,
ma sicuramente non va praticata alcuna manovra.
Fonte: Sanitainformazione.it
Per vedere la procedura operativa vi consigliamo questo video
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