La malattia può essere un'opportunità?
Vi segnaliamo questo interessante articolo uscito sul Corriere della Sera su come affrontare la malattia e sul percorso da seguire insieme... assistito e persona che lo assiste.
La malattia può essere una medaglia a due facce
Da due o tre decenni, gli studi nel campo della Psicologia positiva hanno fornito una prova scientifica di questo concetto: «La malattia, come anche altre esperienze traumatiche - puntualizza Antonella Delle Fave -, ha la capacità di fare emergere valori e risorse positive (resilienza, crescita post-traumatica) in una ampia gamma di casi». Spiega Giuseppe Masera: «La malattia può essere considerata come una medaglia a due facce: una è caratterizzata dall’esperienza dolorosa durante la fase iniziale di diagnosi e terapia, l’altra comprende gli aspetti positivi conseguenti alla crisi iniziale». «Il percorso della persona con patologie come il cancro ma non solo, ad esempio, può essere immaginato come l’ingresso in un tunnel oscuro, che evoca “di-sperazione”. Negli ultimi 30-40 anni, alla fine del tunnel però ha cominciato a comparire per la maggior parte delle persone una luce di speranza e l’inizio di un nuovo percorso. Sempre più di frequente, i malati sono consapevoli di questa nuova prospettiva». La proposta dei promotori del progetto, è semplice e nello stesso tempo quasi temeraria: «Apriamo un confronto con le persone malate e i professionisti della salute - dice Delle Fave - e consideriamo il rovescio della medaglia della malattia, valutata non solo nel suo aspetto negativo ma anche come opportunità di stimolo di aspetti positivi».
Il dialogo con i lettori del «Corriere»
Che cosa significa in concreto? Agire su due fronti: quello delle persone malate e quello delle persone che curano. Per quanto riguarda le persone malate, vuol dire invitarle a rispondere alla domanda che abbiamo formulato all’inizio: la malattia può essere vissuta anche come un’opportunità? A questo scopo il Corriere Salute apre una finestra di dialogo con i lettori sul sito online, attraverso un blog multiautore dedicato (firmato dai promotori del progetto), che si chiama «Malattia come Opportunità». Ciò che si chiede ai lettori è di inviare il racconto delle proprie esperienze (anche via mail), sforzandosi di pensare al risvolto positivo e non solo alla parte oscura del tunnel. L’invito è a concentrarsi sul cambiamento avvenuto. Perché su un punto è possibile concordare: la malattia cambia chi ne viene colpito e niente nella sua vita è più come prima. Non è un’operazione facile per nessuno, ovviamente. Ma dare voce alle persone malate o ex malate, familiari, amici potrebbe contribuire a un cambiamento di atteggiamento di fronte alle malattie gravi. Per questo il progetto vuole dare valore alle parole dei lettori: perché per primi diventino testimoni del cambiamento... (continua)
Fonte: leggi l'articolo completo andando su Corriere.it